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Il 29 gennaio di 48 anni fa, moriva in fama di santità monsignor Mariano Campo

Il 29 gennaio di 48 anni fa, moriva in fama di santità monsignor Mariano Campo

Il 29 gennaio del 1977 si spegneva a Cefalù, monsignor Mariano Campo, presbitero diocesano.

Monsignor Mariano Campo, nato a Caltavuturo nel 1892, manifestò fin da giovane un talento eccezionale per la letteratura, la musica e l’arte. Dopo un’intensa formazione spirituale e accademica, fu ordinato sacerdote nel 1915 a Roma. Durante la Prima Guerra Mondiale, servì come cappellano militare, distinguendosi per il suo coraggio e dedizione.

Conseguì la laurea in Lettere e Filosofia a Palermo nel 1921 e insegnò lettere classiche a Cefalù. Proseguì gli studi in filosofia in Italia e all’estero, insegnando all’Università Cattolica e poi a Trieste, dove rimase fino al 1971. Ritiratosi a Cefalù, continuò la sua missione con umiltà e dedizione. Studioso raffinato e sacerdote esemplare, dedicò la sua vita alla fede, alla cultura e alla carità, incarnando pienamente i valori dell’Humanitas e della Caritas.

Processo di canonizzazione

Il 19 ottobre 2020, alla presenza del Vescovo di Cefalù, S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante, si è insediata la Commissione di Periti in Storia per la Causa di Canonizzazione del Rev.mo Mons. Mariano Campo. La commissione, composta dalla prof.ssa Maria Antonietta Spinosa (presidente), dal prof. Paolo Grillenzoni e da Don Pietro Piraino, ha avuto il compito di ricercare e raccogliere gli scritti inediti di Mons. Mariano Campo, oltre a tutti i documenti storici, manoscritti o stampati, utili alla futura Causa di Canonizzazione del sacerdote caltavuturese.

Per molti, Monsignor Mariano Campo ha rappresentato un autentico orgoglio per il presbiterio della nostra Chiesa, un esempio di fede, cultura e dedizione pastorale. La sua vita, segnata da sapienza, umiltà e instancabile impegno, continua a essere un faro per sacerdoti, studiosi e fedeli. Il suo ricordo, ancora vivo nella comunità, testimonia il valore della sua opera e l’eredità spirituale che ha lasciato, ispirando le future generazioni a seguire il suo esempio di umanità e servizio.

Il ricordo di don Santino Di Gangi

Così lo ricordava, nell’evento tenutosi a Cefalù, Don Santino Di Gangi, arciprete di Castelbuono: ”Ho avuto la fortuna di assisterLo anche negli ultimi momenti. … Alla domanda rivoltagli il giorno prima della morte: “monsignore, Lei chiederebbe al Signore di rimanere in terra per lavorare oppure vuole andare da Lui ?” mons. Campo ha alzato le mani, ha aperto gli occhi – era in precoma – e chiaramente ha risposto: “Seguirti, Signore!”. …. l’emblema di tutta la vita, “seguirti, Signore!” è quello che è stato Mons. Campo per l’intera vita”.

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