Il 29 gennaio del 1977 si spegneva a Cefalù, monsignor Mariano Campo, presbitero diocesano.
Monsignor Mariano Campo, nato a Caltavuturo nel 1892, manifestò fin da giovane un talento eccezionale per la letteratura, la musica e l’arte. Dopo un’intensa formazione spirituale e accademica, fu ordinato sacerdote nel 1915 a Roma. Durante la Prima Guerra Mondiale, servì come cappellano militare, distinguendosi per il suo coraggio e dedizione.
Conseguì la laurea in Lettere e Filosofia a Palermo nel 1921 e insegnò lettere classiche a Cefalù. Proseguì gli studi in filosofia in Italia e all’estero, insegnando all’Università Cattolica e poi a Trieste, dove rimase fino al 1971. Ritiratosi a Cefalù, continuò la sua missione con umiltà e dedizione. Studioso raffinato e sacerdote esemplare, dedicò la sua vita alla fede, alla cultura e alla carità, incarnando pienamente i valori dell’Humanitas e della Caritas.
Processo di canonizzazione
Il 19 ottobre 2020, alla presenza del Vescovo di Cefalù, S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante, si è insediata la Commissione di Periti in Storia per la Causa di Canonizzazione del Rev.mo Mons. Mariano Campo. La commissione, composta dalla prof.ssa Maria Antonietta Spinosa (presidente), dal prof. Paolo Grillenzoni e da Don Pietro Piraino, ha avuto il compito di ricercare e raccogliere gli scritti inediti di Mons. Mariano Campo, oltre a tutti i documenti storici, manoscritti o stampati, utili alla futura Causa di Canonizzazione del sacerdote caltavuturese.
Per molti, Monsignor Mariano Campo ha rappresentato un autentico orgoglio per il presbiterio della nostra Chiesa, un esempio di fede, cultura e dedizione pastorale. La sua vita, segnata da sapienza, umiltà e instancabile impegno, continua a essere un faro per sacerdoti, studiosi e fedeli. Il suo ricordo, ancora vivo nella comunità, testimonia il valore della sua opera e l’eredità spirituale che ha lasciato, ispirando le future generazioni a seguire il suo esempio di umanità e servizio.
Il ricordo di don Santino Di Gangi
Così lo ricordava, nell’evento tenutosi a Cefalù, Don Santino Di Gangi, arciprete di Castelbuono: ”Ho avuto la fortuna di assisterLo anche negli ultimi momenti. … Alla domanda rivoltagli il giorno prima della morte: “monsignore, Lei chiederebbe al Signore di rimanere in terra per lavorare oppure vuole andare da Lui ?” mons. Campo ha alzato le mani, ha aperto gli occhi – era in precoma – e chiaramente ha risposto: “Seguirti, Signore!”. …. l’emblema di tutta la vita, “seguirti, Signore!” è quello che è stato Mons. Campo per l’intera vita”.
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