“Chi ben cominia è già a metà dell’opera”.
Quante volte avete sentito questo proverbio? Sicuramente tante, ed in effetti un fondo di verità c’è realmente!
Cari studenti…
Oggi si ritorna tra i banchi di scuola, un nuovo anno scolastico ha inizio, ci sono tante sfide, tante novità, tante avventure che vi aspettano e che dovrete affrontare e portare a termine. Ognuno di voi è unico, ognuno di voi ha diverse capacità e abilità, ognuno di voi è uguale, ognuno di voi può, e deve raggiungere gli obiettivi, ognuno di voi deve lottare per il proprio futuro, ognuno di voi ha le capacità per distinguere il bene dal male, ognuno di voi è un libro con pagine bianche pronte ad essere scritte e diventare un capolavoro.
La scuola quindi non deve essere un luogo dove andate “solo perchè dovete andarci”, deve bensì essere un luogo dove andate per imparare la libertà e il servizio: “un posto – ha detto Papa Francesco – dove si cresce per imparare a vivere, per diventare uomini e donne adulti e maturi, capaci di camminare, di percorrere la strada della vita”. Per diventare uomini e donne del futuro, bisogna imparare, guardare alle piccole cose per poi pensare in grande e aiutare il prossimo, partendo dal proprio compagno di banco. Aiutatevi tra di voi, non fidatevi di chi vuol farvi separare, questi ultimi infatti appartengono alle tenebre, noi tutti siamo fatti di luce, la stessa che Dio ci ha donato quando siamo venuti al mondo. Ascoltate maestri e professori, sono coloro che vi aiuteranno in questo lungo percorso che prepara alla vita. Vi condurranno verso la conoscenza, donandovi il loro tempo e il loro amore. Le sfide che dovrete affrontare per il futuro sono molteplici, dal cambiamento climatico allo spopolamento del nostro territorio, e se gli adulti oggi non ci stanno riuscendo, per favore, abbiate cura voi della nostra casa comune, la Terra. Curatela, guaritela dalle ingiustizie che vengono perpetrate quotidianamente, voi siete la nostra grande speranza.
Cari insegnanti…
Avete una grande responsabilità sulle vostre spalle e nelle vostre mani. Avete tante piccole piantine da coltivare e accudire giorno dopo giorno, dovrete irrorale con l’acqua della conoscenza e dell’amore. Proprio quest’ultima parola è tanto cara a tutti noi, e voi sarete coloro che la metteranno in pratica facendo crescere in ogni vostro alunno, la voglia e il piacere di imparare, incoraggiandoli e soprattutto prendendovi cura di quegli studenti che più necessitano di attenzione. Anche in questo caso non posso non citare Papa Francesco il quale, parlando in udienza agli insegnanti ha così detto loro: “Vi chiedo di amare di più gli studenti ‘difficili’, quelli che non vogliono studiare, quelli che si trovano in condizioni di disagio, i disabili e gli stranieri, che oggi sono una grande sfida per la scuola. E ce ne sono di quelli che fanno perdere la pazienza. Gesù direbbe: se amate solo quelli che studiano, che sono ben educati, che merito avete?”. Amateli come fossero vostri figli perchè in fin dei conti è come se realmente lo fossero.
Cari genitori…
Cari genitori, fidatevi degli insegnanti, sono coloro che vogliono il bene dei vostri figli e se qualcosa non va secondo il verso giusto, abbiate il coraggio di parlarne e trovare un punto di incontro con delicatezza. Ascoltate coloro che ogni giorno seguono i vostri figli, vogliono farli crescere con garbo ed educazione, siate una risorsa fondamentale per la loro crescita, stimolateli all’apprendimento, alla legalità, al rispetto degli altri, delle cose e dei ruoli, in questo modo assicurerete loro un futuro onesto. Abbiate pazienza, fate sorgere nei vostri figli il piacere di imparare facendoli concentrare sull’impegno, i risultati arrivano per tutti e vi renderanno orgogliosi e fieri.
Buon inizio a voi tutti: ragazzi, insegnanti e genitori, costruiAMO un futuro di pace, bellezza e amore, tutti insieme guariamo le ferite della Terra e della società, insieme, tutti, possiamo farlo.
Giovanni Azzara
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