La rete cattolica nata a Trieste arriva in Sicilia: “Insieme oltre gli schieramenti”

La rete cattolica nata a Trieste arriva in Sicilia: “Insieme oltre gli schieramenti”

Un network nazionale di amministratori cattolici, nato dalla Settimana sociale di Trieste, sbarca anche in Sicilia. L’obiettivo è unire sindaci, assessori, consiglieri e parlamentari di ogni orientamento, riconoscendosi nei valori della dottrina sociale della Chiesa. Non una nuova Dc, ma uno spazio di confronto su temi comuni come partecipazione, welfare, ecologia e aree interne.

La rete, benedetta dalla Cei e guidata da Francesco Russo, è stata lanciata ufficialmente a febbraio e sta organizzando oltre 100 conferenze stampa in tutta Italia. In Sicilia tocca a Catania, Palermo e Caltanissetta. Forte il sostegno di S.E.R. monsignor Luigi Renna, vescovo di Catania, responsabile delle Settimane sociali, e del nostro vescovo di Cefalù S.E.R. monsignor Giuseppe Marciante.

La Rete inoltre, individua cinque priorità per rafforzare la democrazia e migliorare la vita delle comunità:

  1. Giovani e politica – Promuovere la partecipazione giovanile con percorsi formativi, quote generazionali nelle liste elettorali e spazi di socialità.
  2. Partecipazione democratica – Contrastare l’astensionismo con strumenti come assemblee pubbliche, bilanci partecipativi e organi consultivi giovanili, favorendo il dialogo tra cittadini, istituzioni e Terzo Settore.
  3. Welfare di prossimità – Costruire un sistema inclusivo pubblico-privato, valorizzando la coprogettazione con il Terzo Settore. Tra le proposte: scuole aperte, reti contro lo spreco alimentare e diritto all’abitare.
  4. Sostenibilità – Investire nella transizione ecologica incentivando Comunità Energetiche Rinnovabili, pedonalizzazioni e mobilità sostenibile.
  5. Aree interne e periferie – Trasformare i territori marginali in spazi di innovazione, con misure come flat tax per i piccoli comuni, nuovi fondi, hub territoriali e incentivi per restare o tornare.

Tra i volti siciliani spiccano Giuseppe Mattina, Ernesto Maria Ruffini, Margherita La Rocca Ruvolo, Valentina Chinnici, e diversi amministratori locali da destra a sinistra, oltre ai referenti pastorali delle diocesi.

Al centro mettiamo le persone, non gli schieramenti”, dice Mattina. “Servono politiche nuove per giovani, ambiente e territori dimenticati”, aggiunge La Rocca. La rete, che dialoga anche con l’Anci, non vuole diventare un partito ma essere uno spazio trasversale per chi crede nella politica come servizio.

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