Un profondo dolore ha colpito la comunità di Cannobio e l’intera Diocesi di Novara: don Matteo Balzano, giovane sacerdote di 35 anni, è stato trovato morto questa mattina nella sua abitazione annessa all’oratorio di Cannobio, dove svolgeva con dedizione il proprio ministero. Si è trattato di un gesto estremo: don Matteo si è tolto la vita, come confermato dalla nota ufficiale diffusa dalla Diocesi.
Nato a Borgomanero il 3 gennaio 1990, originario della parrocchia di Grignasco, don Matteo era stato ordinato sacerdote il 10 giugno 2017 da monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara. Dal 2017 ai primi mesi del 2023 aveva servito come vicario parrocchiale nella Comunità di Castelletto sopra Ticino. Successivamente aveva trascorso un periodo presso il Santuario di Re, per poi riprendere con entusiasmo il suo cammino pastorale a Cannobio, dedicandosi con passione ai giovani dell’oratorio e alle comunità della Valle Cannobina.
La tragedia si è consumata in silenzio. Questa mattina, non vedendolo arrivare per celebrare la messa e non ricevendo risposta al telefono, alcuni parrocchiani hanno lanciato l’allarme. Poco dopo, la drammatica scoperta.
«Era benvoluto da tutti, anche in oratorio era molto apprezzato. Siamo sconvolti, non abbiamo mai colto segnali di disagio», ha dichiarato il sindaco di Cannobio, Gian Maria Minazzi, visibilmente colpito. Anche la Diocesi, in un passaggio toccante della nota firmata da don Franco Giudice, vicario episcopale per il clero, ha affidato il dolore a parole profonde:
«Solo il Signore, Colui che “scruta e conosce” ciascuno di noi, sa comprendere i misteri più impenetrabili dell’animo umano».
La comunità di Cannobio si stringe nel silenzio e nella preghiera, mentre si prepara a salutare don Matteo con due momenti solenni: Lunedì 7 luglio, alle 20.30, si terrà una veglia di preghiera presso la Collegiata di San Vittore a Cannobio. Martedì 8 luglio, alle 10.30, il vescovo Brambilla presiederà i funerali, sempre nella collegiata.La salma di don Matteo sarà tumulata nel cimitero di Grignasco, suo paese d’origine.
In questo momento di dolore, la Chiesa novarese affida alla misericordia di Dio il suo giovane sacerdote, e si unisce con affetto e discrezione al dolore dei familiari, dei confratelli e della comunità che lo ha amato.
