Un anticiclone subtropicale, posizionato sul Mediterraneo centro-occidentale, garantisce una fase di tempo stabile e soleggiato su gran parte dell’Italia.
La Sicilia pertanto, si appresta a vivere una delle ondate di calore più intense dell’estate 2025. Dal 26 al 29 giugno, l’anticiclone africano “Pluto” porterà temperature estreme, con picchi fino a 40°C (o oltre) soprattutto nelle aree interne della Sicilia meridionale.
Il culmine del caldo è previsto tra giovedì 27 e venerdì 28. Anche le notti saranno afose, con minime sopra i 20°C, segnando una vera e propria fiammata sahariana.
La Protezione Civile regionale ha diramato un allerta meteo arancione per domani ovvero: “Le condizioni meteo‐climatiche e l’umidità del combustibile vegetale sono tali da generare. Le condizioni meteo‐climatiche e l’umidità del combustibile vegetale sono tali da generare un un incendio con intensità del fuoco molto bassa e propagazione molto lenta. Un incendio con intensità del fuoco elevata e propagazione veloce”, questo quanto si legge nel bollettino consultabile QUI.
Ecco alcune regole che aiutano a prevenire colpi di calore e disidratazione durante le ondate di caldo:
- Uscire solo nelle ore fresche (prima delle 11 o dopo le 18), usando cappelli, occhiali da sole e crema solare se necessario. Indossare abiti leggeri e traspiranti, preferibilmente in fibre naturali.
- Rinfrescare la casa e l’ambiente di lavoro schermando le finestre e usando con attenzione il condizionatore (temperatura tra 24°C e 26°C).
- Raffreddare il corpo con docce, bagni tiepidi o panni bagnati.
- Evitare attività fisica intensa nelle ore più calde.
- Bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno), evitare alcolici e cibi pesanti, preferire frutta e verdura.
- Fare attenzione in auto: non lasciare mai persone o animali al sole nell’abitacolo.
- Conservare correttamente i farmaci, al riparo dal calore, seguendo le indicazioni in etichetta.
- Prestare attenzione alle persone fragili, consultando il medico per eventuali aggiustamenti di terapia.
- Aiutare chi è in difficoltà, specialmente anziani soli, e segnalare situazioni di rischio ai servizi sociali.