Papa Leone ha incontrato questa mattina i cardinali dopo l’elezione e dopo la prima messa di ieri. Un incontro importante, fruttuoso, durante il quale il nuovo Pontefice ha tenuto un discorso denso di significato, spiritualmente intenso e carico di orientamenti pastorali e simbolici.
Il Papa ha aperto il suo discorso con un gesto simbolico ma potente: una preghiera in latino, richiamando la tradizione ma anche l’unità spirituale del Collegio e della Chiesa universale. Delinea un chiaro invito a ripartire dalla fede profonda e dal dialogo con Dio e riconosce il peso del compito affidatogli, definendolo “di gran lunga superiore alle sue forze”. Ma ha affermato con decisione di non sentirsi da solo: conta infatti sull’aiuto del Signore e sulla collaborazione concreta dei cardinali e del popolo di Dio insomma, una vera e propria immagine chiara di Chiesa sinodale e corresponsabile. è mancato ancora una volta il richiamo al suo predecessore, la morte di Papa Francesco e il Conclave vengono infatti letti e interpretati come evento pasquale, cioè come un passaggio doloroso ma pieno di speranza verso la vita nuova, da qui, il richiamo al cuore del Vangelo: la fede nel Cristo Risorto che guida e rinnova la Chiesa.
Quali sono stati i motivi che lo hanno spinto a chiamarsi Leone XIV? Non è una scelta casuale: richiama infatti Leone XIII, autore della storica Rerum Novarum, e segna un impegno preciso verso le nuove sfide sociali ed etiche del nostro tempo, in particolare quelle legate alla rivoluzione tecnologica e all’intelligenza artificiale. Un chiaro segno di continuità nella dottrina sociale della Chiesa e nella difesa della dignità umana. A proposito di Chiesa, Papa Leone XIV propone un modello di Chiesa in cammino, nutrita dal Vangelo, fedele allo Spirito, attenta ai segni dei tempi. Una Chiesa che “ascolta la voce del Signore nel silenzio”, che cammina con il popolo, che si fa madre e custode, accogliente verso i più deboli.
Potremmo riassumere dunque il tutto, parlando di un discorso che è giustamente un manifesto programmatico: radicato nel Vangelo, orientato alla sinodalità, sensibile alle sfide contemporanee e fedele alla memoria di Francesco e pertanto un invito alla speranza, alla corresponsabilità e all’unità.
|Immagini: Vatican Media|
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